Le tecnologie digitali e l'automatizzazione stanno cambiando radicalmente la natura del lavoro. Se da un lato questa trasformazione offre molte opportunità, dall’altro porta con sé nuove sfide per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Queste tematiche sono state anche al centro della Settimana europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, che si è tenuta dal 23 al 27 ottobre.

Settimana europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro

L’evento, che si tiene ogni anno, ha rappresentato un'importante opportunità per affrontare le sfide emergenti legate alla salute e alla sicurezza sul lavoro nell'ambito della crescente digitalizzazione. In particolare, il tema di questa edizione è stato il "Lavoro sano e sicuro nell'era digitale".

Durante l'evento, sono stati organizzati numerosi eventi di sensibilizzazione in tutta l'Unione Europea e oltre. Questi eventi comprendevano proiezioni speciali, iniziative sui social media, conferenze, mostre, concorsi e sessioni di formazione, tutti mirati a informare lavoratori e datori di lavoro sui rischi e le opportunità legate al lavoro nell'era digitale.

In particolare, è stato affrontato il tema dei disturbi psicosociali causati dall'uso intensivo delle tecnologie digitali, derivanti da attività ininterrotte, lavoro solitario e processi automatizzati. Altri rischi evidenziati riguardavano la privacy e la diffusione dei dati personali, oltre all'insicurezza emotiva legata all'impiego dell'intelligenza artificiale, poiché molti lavoratori temevano che le nuove tecnologie potessero prendere il sopravvento.

Lavoro sano e sicuro nell'era digitale: le tematiche

Le cinque principali tematiche della campagna "Lavoro sano e sicuro nell'era digitale" che hanno guidato le discussioni e le iniziative sono state:

La crescente presenza di lavoratori su piattaforme digitali ha sollevato questioni legate alla loro salute e sicurezza, compresa la mancanza di protezioni tipiche dei lavoratori tradizionali.

L'automazione ha reso possibile l'utilizzo di robot per compiti fisici e cognitivi, portando con sé nuove sfide in termini di sicurezza sul lavoro e formazione dei lavoratori.

Il lavoro da remoto e ibrido ha comportato un cambiamento significativo nelle dinamiche lavorative e nell'equilibrio tra vita professionale e personale, sollevando questioni di stress e isolamento.

L'utilizzo di algoritmi e intelligenza artificiale nella gestione del personale ha sollevato preoccupazioni riguardo alla privacy, alla giustizia e all'equità nelle decisioni lavorative.

L'adozione di tecnologie intelligenti può contribuire a migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, ma è essenziale che siano implementate in modo responsabile e con l'attenzione dovuta alla sicurezza dei lavoratori.

Lavoro digitale: le sfide per la salute dei lavoratori

Da esperti del settore, quando si parla di lavoro nell’era digitale, riteniamo che i temi da affrontare sono anche altri. Ecco alcuni spunti che vogliamo portare alla discussione:

Ergonomia digitale

L'uso intensivo di dispositivi digitali come computer e smartphone può portare a problemi di salute, come sindrome del tunnel carpale, affaticamento degli occhi e disturbi muscolo-scheletrici. Gli ambienti di lavoro digitali devono essere progettati per ridurre il rischio di tali problemi attraverso l'ergonomia, la formazione e pause regolari.

Le aziende dovrebbero investire nella progettazione di postazioni di lavoro ergonomiche, e fornire formazione sulla corretta postura e la prevenzione di lesioni legate all'uso dei dispositivi digitali.

Salute mentale

L'era digitale ha portato a un aumento del lavoro da remoto e delle lunghe ore passate davanti a uno schermo. Questo può aumentare il rischio di stress, ansia e depressione tra i lavoratori. Le aziende devono essere consapevoli di queste sfide e promuovere la salute mentale sul posto di lavoro.

Le aziende possono offrire programmi di benessere che includono consulenza e supporto per la salute mentale. Devono anche promuovere un ambiente di lavoro in cui i dipendenti si sentano liberi di parlare dei loro problemi senza paura di discriminazioni.

Un aiuto in quest’ambito può arrivare dalle app per promozione della salute nei luoghi di lavoro.

Cybersecurity

Con l'aumento delle minacce cibernetiche, la sicurezza dei dati è diventata cruciale. I lavoratori digitali devono essere formati per riconoscere le minacce e adottare pratiche di sicurezza informatica per proteggere le informazioni sensibili.

La formazione sulla sicurezza informatica deve essere costante e le aziende devono adottare politiche e procedure rigorose per proteggere i dati aziendali.

Isolamento sociale

Lavorare da remoto può portare all'isolamento sociale, con un impatto negativo sulla salute mentale. Le aziende devono cercare modi per promuovere l'interazione sociale tra i dipendenti, anche quando lavorano a distanza.

Utilizzare strumenti di comunicazione e collaborazione online per mantenere i dipendenti connessi anche quando lavorano da remoto.

Aggiornamenti continui

Nell'era digitale, le competenze dei lavoratori devono essere costantemente aggiornate per stare al passo con l'evoluzione della tecnologia. Questo richiede un impegno costante nella formazione e nello sviluppo professionale.

Le aziende possono istituire programmi di formazione continua per garantire che i dipendenti mantengano le competenze rilevanti e si adattino ai cambiamenti tecnologici.

Affronta le sfide della digitalizzazione sul lavoro con Co.Di.Me

In questa nuova era digitale, la salute e la sicurezza sul lavoro sono diventate ancora più cruciali per garantire il benessere dei lavoratori. Le sfide legate alla digitalizzazione richiedono una risposta olistica, coinvolgendo non solo le aziende e i lavoratori, ma anche partner affidabili e specializzati come Co.Di.Me., che si occupa di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria.

Con i nostri servizi specializzati offriamo consulenza e supporto per affrontare le sfide emergenti e le nuove questioni legate al lavoro, anche nell'ambito della crescente digitalizzazione.

Sia che si tratti di valutare i rischi psicosociali legati all'uso delle tecnologie digitali, di garantire la sicurezza dei lavoratori in ambienti digitali o di fornire servizi di sorveglianza sanitaria per monitorare la salute dei lavoratori esposti a rischi specifici, Co.Di.Me. sarà al tuo fianco, con servizi mirati e competenze specializzate.

La sicurezza sul lavoro rimane una priorità fondamentale, nonostante le sfide tecnologiche.

Contattaci, siamo il punto di riferimento per le aziende in cerca di soluzioni e supporto nella promozione di un ambiente di lavoro sano e sicuro.

L'ambiente di lavoro è il luogo in cui trascorriamo gran parte delle nostre giornate, e la sicurezza dei dipendenti dovrebbe essere una priorità assoluta per qualsiasi datore di lavoro responsabile.

Il pronto soccorso è un aspetto critico della gestione della sicurezza, in quanto può fare la differenza tra una situazione di emergenza che si risolve prontamente e un incidente che potrebbe avere conseguenze gravi o addirittura fatali.

Continua a leggere per scoprire come puoi contribuire a creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto.

Che cos'è il pronto soccorso?

Con “pronto soccorso” si intende l'insieme delle azioni volte a fornire assistenza in situazioni di emergenza a persone in difficoltà, vittime di traumi fisici o psicologici o malori improvvisi, in attesa dell'arrivo di soccorritori qualificati. Comprende anche l'assistenza prestata in strutture temporanee in situazioni critiche, in attesa del trasferimento del paziente in strutture sanitarie più adeguate.

L’obiettivo delle operazioni di pronto soccorso è l'analisi della situazione di emergenza per determinare se è necessario chiamare soccorsi avanzati, seguita dalla fornitura dell'assistenza richiesta. Tutto deve essere eseguito con la massima attenzione per non causare ulteriori danni alla persona.

La regolamentazione del pronto soccorso

Il ruolo del servizio di pronto soccorso nei luoghi di lavoro è disciplinato da una serie di decreti:

Compiti dell'operatore di pronto soccorso

Il D.lgs 81/08 dispone che ogni azienda deve nominare uno o più operatori di pronto soccorso con il compito di garantire la sicurezza sul lavoro, intervenendo in caso di incidenti o situazioni di emergenza.

Queste figure sono designate per mantenere la sicurezza sul luogo di lavoro e devono possedere le competenze necessarie in materia di pronto soccorso, acquisite attraverso un corso di formazione obbligatorio per ottenere l'idoneità a svolgere questo ruolo.

Gruppi A, B, C: come sono divise le imprese per il pronto soccorso

Le aziende sono suddivise in tre gruppi identificati dalle lettere A, B e C.

A ciascun gruppo sono associate specifiche direttive in merito al pronto intervento.

Nella categoria A rientrano aziende quali:

Nel gruppo B sono incluse aziende con almeno tre lavoratori che non appartengono al gruppo A.

Nel gruppo C sono comprese aziende con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

Nomina degli operatori di pronto soccorso

La designazione degli operatori di pronto soccorso è responsabilità del datore di lavoro e il numero di operatori dipende dal gruppo di appartenenza dell'azienda (gruppo A, B o C).

La mancata conformità a questa disposizione può comportare un arresto da 2 a 4 mesi o una sanzione da 750 euro a 4000 euro.

Per le attività di gruppo B o C, ovvero quelle con meno di cinque lavoratori, il datore di lavoro può assumere il ruolo di operatore di pronto intervento, a condizione che il lavoratore nominato originariamente si trovi sul luogo di lavoro in quel momento.

Cosa fare in caso di pronto soccorso

I compiti degli operatori di pronto soccorso sono molteplici. Tra questi rientrano la conoscenza dei rischi specifici sul luogo di lavoro e dei metodi per chiamare soccorsi avanzati, nonché la verifica della sicurezza dell'ambiente di lavoro.

In situazioni di pronto soccorso è fondamentale:

  1. saper riconoscere i pericoli e intervenire in caso di emergenza sanitaria, offrendo assistenza alle vittime di infortuni;
  2. valutare la condizione dell'infortunato, verificando le funzioni vitali (respirazione e coscienza);
  3. rassicurare l'infortunato, se cosciente;
  4. evitare di fare commenti sulla sua condizione, anche se sembra incosciente;
  5. chiamare il servizio di emergenza (118), indicando chiaramente la posizione dell'incidente.

Inoltre, se la vittima non è cosciente ma respira, bisogna mettere la persona in posizione di sicurezza, allentare indumenti stretti, cinture e cravatte.

Se invece non respira, bisogna:

In ogni caso, gli addetti al pronto soccorso devono rimanere calmi e agire prontamente, evitando di creare affollamento intorno alla persona ferita o in difficoltà.

La formazione per il pronto soccorso

La formazione per il Pronto Soccorso e, più in generale, per la sicurezza sul lavoro, non solo aumenta la consapevolezza delle potenziali minacce sul luogo di lavoro, ma fornisce anche le competenze necessarie per agire tempestivamente e in modo appropriato.

La formazione in materia di sicurezza instilla una cultura di responsabilità e consapevolezza tra i dipendenti, aiutando a creare un ambiente di lavoro più sicuro e protetto per tutti.

Inoltre, le aziende che investono nella formazione per la sicurezza vedono spesso un calo degli incidenti, una maggiore efficienza e una migliore reputazione aziendale.

La formazione è il pilastro su cui si basa una cultura della sicurezza solida, e dovrebbe essere considerata una priorità per tutte le organizzazioni che si prendono sul serio il benessere dei propri dipendenti.

Puoi consultare i corsi di formazione di Co.Di.Me. oppure contattarci se hai bisogno di chiarimenti o hai delle richieste specifiche da porci.

I datori di lavoro sono responsabili della salute e della sicurezza dei propri dipendenti, anche in relazione agli effetti dello stress termico ambientale. Le alte temperature possono mettere a rischio i lavoratori, causando diverse patologie, tra cui colpi di calore e sincopi.

In un momento storico in cui la crisi climatica porta all'innalzamento delle temperature anche in periodi dell'anno più freddi, è importante ripensare alle modalità di prevenzione e protezione dei lavoratori dallo stress termico.

Come il nostro corpo regola la sua temperatura

Il corpo umano è omeotermo, ovvero mantiene costante la sua temperatura a circa 36-37 gradi centigradi. Per raggiungere quest’obiettivo, utilizza un sistema di termoregolazione che comprende l'ipotalamo, un organo che rileva le variazioni di temperatura nell'ambiente e attiva i meccanismi per mantenere il benessere degli organi.

Quando fa caldo, il corpo suda per disperdere calore. Tuttavia, se le condizioni ambientali sono troppo elevate, il corpo può non essere in grado di raffreddarsi efficacemente. Questo può portare a un aumento della temperatura corporea, con conseguenze potenzialmente gravi.

Tra le patologie da calore più comuni vi sono:

Effetti dell'esposizione al sole

L'esposizione al sole può causare danni agli occhi e alla pelle, e a lungo andare può generare anche a infortuni pericolosi, non solo per gli effetti diretti del calore sul corpo, ma anche per gli effetti indiretti. Ad esempio, un lavoratore preso da sincope potrebbe cadere da un'altezza elevata, oppure potrebbe ferirsi con degli strumenti di lavoro.

Le direttive del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha emanato il piano nazionale di prevenzione del caldo sulla salute, che fornisce indicazioni utili per la valutazione del rischio da eccessivo calore in ambienti di lavoro "severi", ovvero quelli che portano i meccanismi di termoregolazione del corpo umano a essere costantemente sollecitati.

Obblighi del datore di lavoro

I datori di lavoro sono obbligati a valutare tutti i rischi presenti nelle proprie aziende, tra cui: lo stress termico, il livello di inquinamento atmosferico e delle radiazioni solari.

Valutazione dei rischi e misure di prevenzione e protezione

Dopo aver identificato i rischi, i titolari d'azienda devono raccogliere le informazioni nel Documento di Valutazione dei rischi (DVR), in modo da procedere, con le altre figure incaricate della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, all'individuazione delle misure di prevenzione e protezione da applicare in azienda.

Misure di prevenzione e protezione da stress termico

I datori di lavoro devono intervenire per garantire condizioni di temperatura ottimali per i propri dipendenti. Tra le misure previste vi sono:

Seguendo queste semplici regole, è possibile ridurre il rischio di patologie da calore e lavorare in sicurezza anche nelle giornate più calde.

Acclimatazione

Per ridurre il rischio da stress termico, il Ministero della Salute ha introdotto il concetto di acclimatazione, ovvero un processo che consente all'organismo di tollerare le alte temperature. Questo processo si ottiene aumentando gradualmente i carichi di lavoro e l'esposizione al calore dei lavoratori, favorendo l'effettuazione di frequenti pause per l'approvvigionamento di acqua e il riposo all'ombra.

La formazione per ridurre i rischi del caldo sul lavoro

I luoghi di lavoro devono adottare misure aggiuntive per ridurre gli effetti del caldo sui lavoratori. Innanzitutto, i dipendenti devono essere adeguatamente formati sui rischi per la salute causati dalle alte temperature, in modo da riconoscere i sintomi di un colpo di calore e di altre patologie correlate.

La formazione dovrebbe anche includere la prevenzione delle ondate di calore e le attività per contrastare il caldo, mantenendo il corpo alla temperatura corretta, utilizzando anche i dispositivi di protezione individuale (DPI).

L’importanza della sorveglianza sanitaria

Un'altra misura importante è la sorveglianza sanitaria, in collaborazione con il medico competente. Il medico del lavoro deve effettuare visite periodiche per assicurarsi che tutti i lavoratori siano in grado di svolgere le loro mansioni in sicurezza. Inoltre, i datori di lavoro dovrebbero organizzare corsi di formazione e addestramento per gli addetti al primo soccorso, in modo che possano intervenire rapidamente in caso di emergenza.

Il sistema del compagno

Un altro strumento utile per prevenire i sintomi di una patologia legata al caldo eccessivo è il cosiddetto "sistema del compagno". Si tratta di un sistema di controllo reciproco tra i lavoratori, soprattutto nei momenti della giornata in cui le temperature sono più elevate o durante le ondate di calore. In caso di sintomi di un colpo di calore, un compagno può chiamare il 118 (o il numero unico 112) e prestare il primo soccorso, indicando l'esatta posizione del lavoratore in difficoltà.

La formazione per prevenire i malanni da calore

Secondo una ricerca dell'INAIL, in Italia ogni anno si verificano circa due milioni di infortuni legati al caldo sul lavoro. Con l'aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico, questo numero potrebbe aumentare ulteriormente.

Per prevenire gli infortuni che colpiscono i lavoratori esposti a temperature elevate, ti consigliamo di consultare le nostre pagine dedicate alla medicina del lavoro e ai corsi di formazione.

Sotto la supervisione di un Coordinatore Sanitario, il reparto sanitario presso Co.Di.Me. dispone di un ampio team di esperti in Medicina del Lavoro, compresi sia professionisti interni che consulenti esterni. In aggiunta, l'azienda collabora attivamente con infermieri altamente qualificati.

I nostri corsi di formazione, che possono essere svolti in aula o a distanza, ti forniranno informazioni utili, in modo che tutti i dipendenti possano conoscere le modalità di prevenzione delle patologie legate al caldo.

Continua a seguire il nostro blog per leggere sempre più articoli sul tema della sicurezza sul lavoro.

La digitalizzazione sta rapidamente trasformando il panorama lavorativo, è fondamentale quindi portare l’attenzione sulla creazione di un futuro digitale sicuro e sano, con particolare attenzione ai rischi psicosociali ed ergonomici legati alla digitalizzazione.

Vediamo insieme gli effetti delle nuove tecnologie nell'ambito della sicurezza e salute sul lavoro.

Nuove tecnologie tra opportunità e sfide

La digitalizzazione del lavoro porta nuove sfide riguardanti la sicurezza e la salute sul lavoro connesse all'evoluzione tecnologica.

Un esempio di queste nuove tecnologie è rappresentato dai sistemi basati sull'intelligenza artificiale e sulla robotica avanzata, che stanno trasformando il modo in cui il lavoro umano viene progettato ed eseguito. Tali sistemi, sia incorporati (come robotica) che non incorporati (come applicazioni intelligenti), sono capaci di compiere azioni con un certo grado di autonomia per svolgere compiti fisici o cognitivi e raggiungere obiettivi specifici.

Tutto ciò ha un impatto positivo notevole, non solo sulla produttività delle imprese, ma anche sulla sicurezza e salute sul lavoro. Ad esempio, grazie a queste nuove tecnologie, i lavoratori possono essere allontanati da mansioni e ambienti pericolosi e il carico di lavoro può essere ottimizzato.

I sistemi basati sull'IA possono assumersi compiti ripetitivi ad alto rischio o non creativi, liberando i lavoratori da attività che comportano rischi tradizionali ed emergenti per la sicurezza sul lavoro, e consentendo loro di concentrarsi su compiti a basso rischio e di natura produttiva o creativa.

Tuttavia, le nuove tecnologie comportano anche sfide e rischi, soprattutto riguardanti l'interazione di tali sistemi con i lavoratori, come collisioni impreviste, eccessiva dipendenza da tali sistemi e altre problematiche psicosociali e organizzative.

Le nuove forme di gestione dei lavoratori

L'intelligenza artificiale e le tecnologie digitali hanno introdotto nuove forme di gestione dei lavoratori. Rispetto alle forme di gestione tradizionali, che si basano principalmente su supervisori umani, la gestione basata sull'IA implica l'utilizzo di nuovi sistemi e strumenti che raccolgono dati in tempo reale sui comportamenti dei lavoratori da diverse fonti, al fine di informare la dirigenza e supportare decisioni automatizzate o semi automatizzate basate su algoritmi o forme più avanzate di intelligenza artificiale.

Nonostante le opportunità offerte da queste nuove soluzioni per una gestione basata sull'IA - quando implementate in modo trasparente e con il coinvolgimento informato e consultato dei lavoratori - è essenziale considerare anche gli aspetti etici e di privacy, oltre ai fattori di rischio psicosociali che possono derivare da queste nuove forme di monitoraggio e gestione dei lavoratori.

L'evoluzione tecnologica nell'era dell'IA e della robotica

Ancora oggi, quando si parla di IA o di sistemi basati su di essa, manca una definizione universalmente accettata sia tra gli studiosi che tra i professionisti. Diverse parti e ambiti disciplinari propongono diverse definizioni.

Ad esempio, secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), un sistema di IA è una macchina in grado di influenzare l'ambiente, fornendo raccomandazioni, previsioni o prendendo decisioni riguardo a un insieme specifico di obiettivi. Ciò avviene attraverso l'utilizzo di input/dati per percepire l'ambiente circostante, elaborare queste percezioni in modelli e interpretare i modelli stessi per formulare possibili opzioni riguardanti i risultati.

D'altra parte, un gruppo di esperti istituito dalla Commissione Europea (2019) definisce l'intelligenza artificiale (IA) come il comportamento intelligente mostrato dai sistemi che analizzano l'ambiente e intraprendono azioni, con un certo grado di autonomia, per raggiungere obiettivi specifici. Questi sistemi basati sull'IA possono essere sotto forma di software operanti nel mondo virtuale, o possono essere incorporati in dispositivi hardware, come robot avanzati, veicoli autonomi, droni o applicazioni dell'Internet delle cose.

Parallelamente, il campo della robotica ha conosciuto un'evoluzione notevole. La gamma di robot è stata ampliata: dai tradizionali robot fissi e ingabbiati, capaci di sollevare pesanti carichi e progettati per la precisione e velocità di esecuzione, si è giunti a robot innovativi che consentono un'interazione più stretta uomo-robot in ambienti meno strutturati. Questi ultimi vengono denominati cobot o robot leggeri.

Va sottolineato che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) stanno costantemente migliorando le funzioni cognitive supportate. Oltre a visualizzare informazioni, i sistemi innovativi sono in grado di monitorare le azioni e fornire, in tempo reale, informazioni sensibili al contesto.

In conclusione, possiamo affermare che le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale e la robotica sono una grande opportunità per migliorare la sicurezza e la salute degli ambienti di lavoro.

Allo stesso tempo, bisogna essere vigili su questioni delicate che riguardano, ad esempio, il rispetto dei diritti umani, la promozione della diversità e la prevenzione della discriminazione riguardo a queste evoluzioni tecnologiche.

L'accento va posto anche su problematiche cruciali inerenti alla privacy e alla gestione dei dati.

In Co.Di.Me. siamo convinti che sia fondamentale affrontare questi aspetti con consapevolezza, mentre ci muoviamo verso un futuro sempre più tecnologicamente avanzato.

Nell'era digitale in cui viviamo, le applicazioni mobili, comunemente note come app, hanno rivoluzionato molti aspetti della nostra vita quotidiana. Oltre ad essere utilizzate per scopi di intrattenimento e comunicazione, le app stanno diventando sempre più importanti anche per la promozione della salute nei luoghi di lavoro.

Le aziende stanno adoperando queste innovative soluzioni digitali per fornire ai dipendenti programmi mirati a migliorare la loro salute e benessere complessivi.

In questo articolo, esploreremo l'importanza dell'utilizzo delle app per promuovere la salute nei luoghi di lavoro, evidenziando i loro molteplici benefici.

Analisi dei bisogni e individuazione delle priorità

Le app per la promozione della salute nei luoghi di lavoro possono svolgere un ruolo fondamentale nell'analisi dei bisogni e nell'individuazione delle priorità per migliorare il benessere dei dipendenti. Queste applicazioni consentono alle aziende di raccogliere dati sullo stato di salute dei dipendenti, consentendo di identificare le aree che richiedono un intervento prioritario.

Ad esempio, attraverso sondaggi o questionari integrati nell'app, è possibile ottenere informazioni sul livello di stress, i disturbi del sonno o le abitudini alimentari dei dipendenti. Questi dati forniscono una base solida per sviluppare programmi personalizzati che rispondano alle esigenze specifiche dei lavoratori.

Monitoraggio dei rischi e valutazione

Oltre all'analisi dei bisogni, le app per la promozione della salute possono anche svolgere un ruolo chiave nel monitoraggio e nella valutazione dei rischi sul posto di lavoro. Non solo consentono di monitorare i rischi legati all'ambiente lavorativo, ma offrono anche la possibilità di tenere traccia dei rischi esterni, come l'inquinamento atmosferico o le condizioni meteorologiche avverse, che potrebbero influire sulla salute dei dipendenti. Questo monitoraggio costante consente alle aziende di adottare misure preventive e di intervenire tempestivamente per ridurre i potenziali impatti negativi sulla salute dei lavoratori.

Servizi per il benessere dei dipendenti

Le app per la promozione della salute offrono anche una vasta gamma di servizi per il benessere dei dipendenti. Attraverso queste applicazioni, le aziende possono fornire ai dipendenti l'accesso a classi di yoga online, sedute terapeutiche per la salute mentale o programmi di gestione dello stress. Questi servizi sono progettati per migliorare il benessere complessivo dei lavoratori e promuovere uno stile di vita sano. Le app possono offrire tutorial, video o programmi personalizzati che consentono ai dipendenti di seguire le attività in base alle proprie esigenze e ai propri orari di lavoro.

Benefici per le aziende e i dipendenti

L'utilizzo delle app per promuovere la salute nei luoghi di lavoro porta numerosi benefici sia per le aziende che per i dipendenti.

Per le aziende, l'implementazione di tali applicazioni può:

I dipendenti, d'altra parte, traggono vantaggio da:

Le app per la promozione della salute creano una cultura aziendale incentrata sulla cura dei dipendenti, promuovendo una maggiore soddisfazione e un senso di appartenenza.

Esempi di app per la promozione della salute nei luoghi di lavoro

App per il fitness

Queste app offrono programmi di allenamento personalizzati, esercizi guidati, monitoraggio dell'attività fisica e obiettivi di salute.

Alcuni esempi popolari includono Nike Training Club, Fitbod, MyFitnessPal e Strava.

App di mindfulness e meditazione

In questo caso abbiamo delle sessioni guidate di meditazione, respirazione consapevole e tecniche di gestione dello stress.

Esempi noti sono Headspace, Calm e Insight Timer.

App per il monitoraggio della salute

Queste app consentono ai dipendenti di monitorare parametri come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, il sonno e l'alimentazione.

Alcune app comuni sono Fitbit, Apple Health, Google Fit e Samsung Health.

App di promemoria per la salute

Queste app inviano promemoria e notifiche per aiutare i dipendenti a seguire buone abitudini di salute, come bere acqua, fare pause attive e assumere pasti bilanciati. Alcuni esempi includono WaterMinder, Stand Up! The Work Break Timer e Fooducate.

App di gestione dello stress

In questo caso le app offrono tecniche di rilassamento, giochi interattivi, musica calmante e consigli per la gestione dello stress.

Esempi noti sono le app Pacifica, Happify e Stress Check.

App di coaching per la salute

Le applicazioni di questo tipo fornisconoun supporto personalizzato da parte di professionisti del benessere, anche con programmi di miglioramento della salute su misura per le esigenze dei dipendenti.

Alcune app popolari sono Wellable, Virgin Pulse e Jiff.

La promozione della salute dei lavoratori

È giusto precisare che utilizzare queste e altre app può rendere più accessibile una materia come la promozione della salute sul luogo di lavoro. In ogni caso, però, l'utilizzo di queste app dovrebbe essere supportato da programmi di promozione della salute sul luogo di lavoro che comprendano anche altre iniziative, come la fornitura di cibi sani, un maggiore impulso all'attività fisica e l'accesso a programmi di benessere generale.

In un'epoca in cui la salute dei dipendenti è diventata una priorità, Co.Di.Me. si pone come un punto di riferimento nel settore, offrendo un supporto completo alle aziende.

Competenze, tecnologie, servizi, ma anche una visione orientata al benessere dei dipendenti, rendono Co.Di.Me. un partner affidabile per le imprese che desiderano creare un ambiente lavorativo sano, sicuro e gratificante per tutti.

Co.Di.Me. copre tutte le esigenze previste dalla vigente normativa in materia di Medicina del lavoro e Sorveglianza Sanitaria, e fornisce consulenza personalizzata alle aziende, identificando le soluzioni più adatte alle loro esigenze specifiche.

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Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene individuato ed eletto all'interno dell'azienda per rappresentare i lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e ha il diritto di ricevere, a spese del Datore di Lavoro, la formazione necessaria per svolgere il proprio ruolo.

Proprio della formazione RLS parliamo in quest’articolo spiegandoti tutti gli aspetti più importanti per la sicurezza sui posti di lavoro.

Formazione RLS: perché è importante per i lavoratori

La formazione per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) riveste un'importanza fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto per tutti i dipendenti.

I lavoratori hanno il diritto di svolgere le proprie mansioni in condizioni ottimali dal punto di vista della sicurezza e della salute, e l’RLS svolge un ruolo essenziale nell'assicurare il rispetto di tali diritti.

Attraverso una formazione adeguata, l’RLS acquisisce le competenze necessarie per identificare i rischi presenti nell'ambiente lavorativo, valutarli correttamente e proporre misure di prevenzione e protezione adeguate. Questo significa che l’RLS deve essere in grado di monitorare costantemente le condizioni di sicurezza sul posto di lavoro, promuovendo comportamenti privi di pericoli e intervenendo prontamente in caso di situazioni rischiose.

Inoltre, l’RLS agisce come punto di riferimento per i lavoratori, offrendo consulenza e supporto per qualsiasi questione legata alla sicurezza e alla salute sul lavoro. La formazione per questo ruolo è fondamentale non solo perché garantisce la sicurezza dei lavoratori, ma anche perché contribuisce a creare una cultura aziendale incentrata sulla prevenzione, in cui la consapevolezza e la responsabilità di ognuno diventano fondamentali per la promozione di un ambiente lavorativo sano e sicuro.

Formazione RLS: la normativa

I contenuti minimi e la durata della formazione iniziale e dei corsi di aggiornamento per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sono definiti dal D.Lgs. 81/2008, all'articolo 37, comma 11.

La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere svolta in collaborazione con gli organismi paritetici presenti nel settore e nel territorio in cui opera il datore di lavoro. Inoltre, la formazione deve svolgersi durante l'orario di lavoro e non può comportare spese a carico dei lavoratori.

Sempre all'articolo 37, al comma 14-bis, il Testo Unico sulla Sicurezza sottolinea che - quando i contenuti dei percorsi formativi per dirigenti, preposti, lavoratori e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza si sovrappongono, in tutto o in parte - viene riconosciuto il credito formativo per la durata e i contenuti della formazione e dell'aggiornamento corrispondenti.

Durata della formazione per RLS

La formazione obbligatoria per il RLS ha una durata minima di 32 ore, che comprende una verifica di apprendimento. Di queste, 12 ore devono riguardare i rischi specifici presenti in azienda e le relative misure di prevenzione e protezione adottate.

La contrattazione collettiva nazionale può stabilire una durata minima più lunga per i corsi di formazione e gli aggiornamenti, ampliandone anche i contenuti minimi.

I contenuti dei corsi di formazione per RLS

I corsi di formazione per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza devono coprire i seguenti argomenti:

Aggiornamento del corso RLS: con quale frequenza?

È altresì previsto l'obbligo di un aggiornamento periodico della durata di:

Ecco il Corso di Formazione per RLS di Co.Di.Me

Attestato RLS

Al termine del percorso formativo, l'ente di formazione accreditato che ha erogato il corso specifico per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza rilascia un attestato valido ai sensi del D.lgs. 81/08 (articolo 37).

Corso RLS: si può fare in modalità online?

Per quanto riguarda la modalità di formazione online, è importante precisare che la formazione dell'RLS può avvenire anche in modalità e-learning solo se prevista dal contratto nazionale di appartenenza (Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016). Ad esempio, nel contratto del commercio è consentita la formazione e-learning.

A tal proposito, elenchiamo di seguito alcuni contratti che prevedono la possibilità di seguire il Corso di Formazione RLS online (l'elenco non è esaustivo):

Tra i vantaggi dell’e-learning ci sono la flessibilità e la possibilità di seguire il corso anche a distanza, consentendo ai lavoratori di acquisire le competenze necessarie per svolgere il ruolo di RLS in modo efficace e in linea con le normative vigenti.

Co.Di.Me.: un'eccellente scelta per il Corso di Formazione RLS

Co.Di.Me. si distingue per la qualità dei suoi corsi di formazione, che offrono un'ampia gamma di competenze e conoscenze indispensabili per i lavoratori che aspirano a diventare RLS.

Il Corso di Formazione RLS è progettato per soddisfare le esigenze specifiche dei lavoratori, fornendo le competenze necessarie per assumere il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza con responsabilità e professionalità.

Una delle caratteristiche distintive del Corso di Formazione RLS di Co.Di.Me. è l'approccio pratico e orientato al contesto lavorativo. Attraverso esempi concreti e simulazioni, i partecipanti hanno l'opportunità di applicare le conoscenze acquisite e sviluppare le competenze necessarie per identificare, valutare e gestire i rischi sul luogo di lavoro.

Inoltre, Co.Di.Me. si impegna a mantenere i propri corsi aggiornati secondo le ultime normative e sviluppi nel campo della sicurezza sul lavoro. Ciò garantisce che i partecipanti al Corso di Formazione RLS siano adeguatamente preparati per affrontare le sfide emergenti e le nuove normative in materia di salute e sicurezza.

I partecipanti possono contare su un team di esperti pronto a rispondere alle domande, fornire chiarimenti e offrire consulenza. Questo sostegno continuo contribuisce a garantire che i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza siano in grado di svolgere efficacemente le proprie responsabilità e proteggere la salute e la sicurezza dei colleghi sul posto di lavoro.

Investire nella formazione con Co.Di.Me è un passo importante per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori sul posto di lavoro.

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A inizio 2023 sono state introdotte alcune novità in materia antincendio, in particolare con l'entrata in vigore dei decreti di settembre 2021. Tuttavia, queste novità sembrano essere in linea con quanto previsto dal decreto legislativo del 2008, che prevede che i datori di lavoro valutino il rischio di incendio nei luoghi di lavoro.

Non sembrano esserci rivoluzioni o novità significative, ma piuttosto un'attività di aggiornamento e miglioramento basata sulle norme già in vigore. Questo dimostra che il D.M. del 1998 e il Testo Unico antincendio del 2015 hanno fatto bene il loro lavoro. In ogni caso, è importante valutare costantemente la sicurezza antincendio sui luoghi di lavoro per prevenire eventuali situazioni di rischio.

Cosa prevede il Quadro Antincendio 2023

Negli ultimi anni, il quadro giuridico riguardante la prevenzione degli incendi sembra essere in continua evoluzione, e grazie all'esperienza acquisita, si sono poste le basi per costruire edifici più sicuri.

Gli aspetti che sono stati considerati negli ultimi anni hanno posto l'accento sulle responsabilità e sul ruolo del professionista antincendio. Inoltre, hanno definito e chiarito i principi fondamentali e l'importanza di una buona strategia di prevenzione degli incendi. Infine, hanno anche definito e qualificato i tecnici responsabili della verifica e della manutenzione delle misure di prevenzione degli incendi.

Questi sono tutti temi di estrema importanza perché, se combinati, delineano il perimetro entro cui garantire la sicurezza dei lavoratori in relazione a questo specifico rischio.

Da un lato, è necessario considerare la sicurezza antincendio fin dalla fase di progettazione dell'ambiente di lavoro, con attenzione e competenza. Dall'altro, è fondamentale adottare un sistema di gestione della sicurezza antincendio che sia in grado di far fronte alle reali necessità presenti in azienda. Non meno importante, è chiarire tutti gli aspetti relativi alla manutenzione delle misure di prevenzione degli incendi presenti in azienda.

D.M. 22 novembre 2022: regolamentazione per la sicurezza antincendio

Nel corso del 2022 sono state attuate normative verticali riguardanti la sicurezza antincendio, tra cui il recente D.M. del 22 novembre 2022, che regola le attività di intrattenimento e spettacolo pubblico. Questa nuova regolamentazione è importante, soprattutto considerando gli incidenti recenti che hanno interessato il settore.

Tuttavia, va segnalata un'altra proroga dei termini per adeguarsi alle normative antincendio degli edifici scolastici e degli asili nido. È sorprendente pensare che questi edifici non siano ancora adeguati, dato che il D.M. del 26 agosto 1992 prevedeva l'adeguamento entro cinque anni. Questa situazione è preoccupante, soprattutto perché la sicurezza antincendio è fondamentale per le scuole.

Per questo motivo, è stata concessa una nuova proroga fino al 31 dicembre 2023 per gli edifici scolastici e fino al 31 dicembre 2024 per gli asili nido.

Formazione antincendio: le novità per i lavoratori

La formazione per i dipendenti che riguarda l’antincendio è stata rivista recentemente con una novità significativa.

La frequenza di aggiornamento dei corsi antincendio non sarà più triennale, ma quinquennale. Questa decisione sembra andare contro la tendenza delle altre normative recenti, come l'aggiornamento biennale previsto per i preposti.

Nel prossimo futuro, vedremo come verrà organizzata la formazione degli addetti antincendio e speriamo che sia adatta alle esigenze dell'azienda.

Come abbiamo visto, alcune normative del Quadro Anticendio 2023 sono completamente nuove e altre rappresentano l'evoluzione di normative già esistenti.

Come esperti di sicurezza sul lavoro, in Co.Di.Me continueremo ad aggiornarci sulle nuove tendenze e tecnologie per garantire ai nostri clienti le soluzioni tecniche e la formazione più avanzate.

L'obiettivo principale della promozione della salute negli ambienti di lavoro è
quello di favorire la creazione di contesti lavorativi sicuri e salutari. Il target primario è la salute dei lavoratori, tutto ciò porta miglioramenti anche all'efficienza e alla produttività dell'azienda.

In Co.Di.Me, vige la convinzione che i luoghi di lavoro siano uno dei contesti più adatti alla diffusione di modelli culturali e comportamentali che possano promuovere il benessere dei dipendenti.
Quest’articolo mira a mettere in luce tutti gli elementi necessari a costruire e
programmare una strategia di successo, a beneficio dei lavoratori e dell'azienda.

Che cos’è la promozione della salute?

La promozione della salute nei luoghi di lavoro si riferisce all'adozione di
programmi e strategie mirate a prevenire e ridurre i rischi per la salute e le malattie nei luoghi di lavoro. Si tratta di una strategia di prevenzione, volta ad incrementare il benessere e la qualità della vita professionale.
In quanto tale, comporta la partecipazione di diversi soggetti: le istituzioni, le
associazioni, le imprese, il mondo della scuola e i mezzi di comunicazione.

Perché la promozione della salute negli ambienti di lavoro è importante?

La promozione della salute è un aspetto importante della gestione delle risorse
umane e del benessere organizzativo, perché può migliorare la qualità della vita dei dipendenti, ridurre i costi sanitari dell'azienda e aumentare la produttività.

Oggi si osserva una maggiore incidenza di patologie connesse al lavoro che sono scaturite dai rischi presenti sul posto di lavoro stesso, ma anche dallo stile di vita delle persone.

Tale situazione è aggravata dalle tendenze in atto, quali l'allungamento della vita lavorativa e la conseguente longevità dei lavoratori in quanto tali, che provocano un aumento del numero di lavoratori inidonei o idonei con prescrizioni/limitazioni.

Per questo motivo, le azioni di prevenzione a sostegno della promozione della salute non devono essere limitate ai soli obblighi normativi; devono essere basate su un approccio per problemi, mirato al miglioramento delle capacità psicofisiche in relazione al lavoro.

Come la promozione della salute può aiutare le aziende?

La salute dei dipendenti può influenzare direttamente la produttività, la qualità del lavoro, la soddisfazione dei clienti e l'immagine dell'azienda. Inoltre, un ambiente di lavoro salutare aiuta a ridurre gli infortuni e le assenze, con ovvie conseguenti riduzioni dei costi e delle problematiche di gestione.
Tutte le organizzazioni, pubbliche e private, hanno un interesse specifico ad
investire nella promozione della salute poiché la produttività dipende da una forza lavoro motivata e sana.

Creare un ambiente in cui le persone lavorano volentieri contribuisce a:

Quali sono alcune strategie di promozione della salute?

Esistono numerose strategie che le aziende possono adottare in materia di
promozione della salute. Vediamone insieme alcune.

Sensibilizzazione del benessere psico-fisico dei lavoratori

Questa strategia mira a incoraggiare i lavoratori a prendersi cura della propria salute e benessere, sia attraverso una dieta sana e una regolare attività fisica, sia attraverso una gestione dello stress efficace.

Promozione di uno stile di vita sano

Collegate alle precedenti, ci sono le iniziative delle aziende per incoraggiare i
lavoratori a condurre uno stile di vita sano attraverso l'organizzazione di
programmi di educazione alla salute, come corsi di nutrizione, di fitness e di
benessere.
Ci sono tante iniziative di promozione della salute che riguardano le abitudini di vita delle persone, connesse con i pericoli lavorativi. Tra queste ricordiamo:

La legge in materia di salute e sicurezza impone al datore di lavoro l’adozione di misure preventive ai rischi e la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a tali pericoli. Tuttavia, l’impatto delle malattie professionali è dato non solo da questi fattori, ma anche dallo stile di vita dei lavoratori. Pertanto, è necessario tenere sotto controllo le inidoneità/idoneità con delle prescrizioni, per garantire un adeguato livello di produttività.

Screening diagnostici precoci

Le aziende possono incoraggiare i lavoratori a sottoporsi a screening periodici e a visite mediche preventive, in modo da prevenire o individuare precocemente eventuali problemi di salute.
L'attività di prevenzione primaria mira a ridurre le chances di ammalarsi, sviluppare condizioni invalidanti o morire prematuramente mediante interventi di carattere tecnico, organizzativo e procedurale, comunemente denominati di “medicina preventiva”.

La medicina preventiva

La medicina preventiva comprende la diagnosi precoce e la diffusione di stili di vita salutari. La sorveglianza sanitaria obbligatoria, infatti, è incentrata sulla prevenzione delle malattie da lavoro (tecnopatie), ma non tutti i fattori di rischio possono essere considerati. Pertanto, è consigliabile offrire programmi di medicina preventiva volontari che tengano conto anche di fattori quali quelli individuali e/o le patologie più diffuse in base al genere ed età. Ciò, al fine di rilevare e mitigare i rischi a cui si è esposti, e contribuire a garantire una produttività ottimale.

Politiche e servizi di assistenza sanitaria

Le aziende possono fornire ai lavoratori un accesso a servizi di assistenza sanitaria, come medici di famiglia, servizi di consulenza e trattamenti medici. Così come possono promuovere un ambiente di lavoro salutare attraverso l'adozione di politiche e pratiche orientate alla salute e al benessere, come l'implementazione di programmi di maternità, l'istituzione di orari di lavoro flessibili e la promozione della diversità.

La promozione della salute: un obbligo normativo e una scelta strategica

Negli ultimi anni si è compreso che la diffusione di una cultura della salute tra i
lavoratori ha effetti sostenibili sia sulla soddisfazione personale che sulla produttività.
La promozione della salute infatti non è solo un obbligo normativo, ma anche una scelta strategica vincente, che comporta notevoli benefici a lungo termine.
Questo cambiamento di prospettiva porta alla necessità di definire una strategia
efficace di prevenzione e promozione della salute, che preveda misure concrete per realizzarla.

Di conseguenza, è necessario stabilire quali azioni intraprendere, come
organizzarle, quali stakeholder coinvolgere e così via.
Con le sue conoscenze e capacità, Co.Di.Me. vuole supportare le aziende nella promozione della salute negli ambienti di lavoro, offrendo una piattaforma di competenze, tecnologie e servizi che copre tutte le esigenze previste dalla vigente normativa in materia di Medicina del lavoro e Sorveglianza Sanitaria.
Sotto la responsabilità di un Coordinatore Sanitario, il reparto sanitario della
Co.Di.Me. si avvale delle prestazioni di un nutrito numero di specialisti in Medicina del lavoro, sia interni sia esterni, riuscendo a coprire tutti gli aspetti medici del D.Lgs. 81/08.
Scopri i servizi di Co.Di.Me. e contattaci per informazioni o chiarimenti.

L'obiettivo della medicina del lavoro è quello di fornire un ambiente lavorativo sicuro e salutare attraverso l'identificazione, la valutazione, la gestione e la prevenzione dei rischi ambientali e professionali che possono minacciare la salute dei lavoratori.

In questo articolo, esamineremo i principali concetti della medicina del lavoro, nonché le sue applicazioni pratiche, ma iniziamo col definire meglio cos’è la medicina del lavoro.

Che cos’è la medicina del lavoro?

La medicina del lavoro è una branca della medicina che si pone l'obiettivo di preservare la salute dei lavoratori. L'intento è quello di prevenire e gestire le malattie e gli infortuni dovuti ai rischi connessi al lavoro, evitando l'insorgenza di sintomi causati da malattie professionali, come ad esempio quelle dovute all'esposizione prolungata a fattori di rischio. Un esempio è rappresentato dall'utilizzo, un tempo diffuso, dell'amianto, ora vietato su tutto il territorio nazionale in quanto sostanza cancerogena.

Medicina del lavoro: quali aspetti prende in considerazione?

Il ruolo della medicina del lavoro è quello di garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori, individuando i rischi professionali presenti in azienda.

Il medico, in seguito alla valutazione dei rischi, redige un protocollo sanitario che illustra tre aspetti fondamentali:

  1. i rischi presenti in azienda suscettibili di arrecare un danno alla salute dei lavoratori,
  2. le misure preventive e protettive da adottare,
  3. le misure di controllo da eseguire.

Sorveglianza sanitaria: il protocollo sanitario.

L'attività della medicina del lavoro prevede di iniziare dalle mansioni presenti in azienda, identificando i gruppi di lavoratori esposti ai medesimi livelli di rischio. Successivamente, si procede alla valutazione dei fattori di rischio che, tenuto conto della valutazione effettuata, potrebbero comportare problemi di salute. Ad esempio, agenti chimici, esposizione a ultravioletti, raggi X o gamma, movimentazione manuale dei carichi, esposizione a rumore o vibrazioni, ecc.

La medicina del lavoro, quindi, è quella scienza che studia tutti questi aspetti, correlandoli ai possibili problemi di salute. Pertanto, per ciascun rischio identificato, il medico dovrà stabilire il tipo di accertamenti sanitari da effettuare.

Le visite mediche

Le visite mediche vanno eseguite secondo il protocollo di sorveglianza sanitaria. Tuttavia, per la corretta esecuzione dell'attività nel settore della medicina del lavoro, è necessario specificare anche la periodicità delle visite. Pertanto, il protocollo sanitario redatto dal medico esprime le misure di sicurezza adottate per la tutela della salute dei lavoratori in relazione alla sorveglianza sanitaria.

Il giudizio di idoneità alla mansione

L'obiettivo di tutto ciò è il giudizio di idoneità alla mansione, che costituisce la conclusione dell'attività del medico competente, secondo gli standard più recenti della medicina del lavoro. Il giudizio di idoneità deve quindi essere considerato come il risultato di uno studio scientifico approfondito, e non come una mera dichiarazione.

Medicina del lavoro: affidati a Co.Di.Me.

In conclusione, la medicina del lavoro è un campo importante e in continua evoluzione,in cui le competenze e le strumentazioni utilizzate possono fare la differenza.

La medicina del lavoro è uno strumento prezioso per garantire che i lavoratori siano in grado di svolgere il proprio lavoro in modo sicuro e salutare. E sappiamo bene quanto la sicurezza e il benessere dei lavoratori siano fondamentali in primis per salute dei lavoratori, ma anche per il successo delle aziende.

Datori di lavoro, lavoratori e medici del lavoro devono lavorare insieme per individuare e affrontare i rischi per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro.

Il ruolo dei medici del lavoro è cruciale nel monitoraggio della salute dei lavoratori, nella diagnosi e nel trattamento delle malattie professionali e nell'offerta di consigli per migliorare la salute dei lavoratori. Grazie alla loro formazione e competenza, i medici del lavoro possono contribuire a creare un ambiente di lavoro sicuro e sano.

È importante che i datori di lavoro siano consapevoli dell'importanza della medicina del lavoro e investano nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Ciò può includere la fornitura di attrezzature di protezione individuale, la formazione dei lavoratori sulla sicurezza e la salute sul lavoro e la valutazione regolare dei rischi per la salute e la sicurezza.

Grazie alla collaborazione tra datori di lavoro, lavoratori e medici del lavoro, è possibile creare un ambiente di lavoro sicuro e sano, migliorando la vita dei lavoratori e il successo delle aziende.

Il reparto sanitario della Co.Di.Me si occupa dell’aspetto medico del D.Lgs. 81/08, con l’effettuazione di:

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Da qualche giorno è online il nuovo sito di Co.Di.Me, uno spazio che abbiamo immaginato come la nostra casa digitale, dove accogliere e interagire in modo più diretto e personale con tutti i nostri utenti.

Nel nostro blog invece proveremo a raccontare la storia e i progetti di Co.Di.Me., e anche a trasmettere i valori e i concetti che ci stanno più a cuore. Sarà un luogo di discussione e di confronto, dove forniremo informazioni e news (sia nostre che di settore), parleremo di servizi e tecnologie, ma anche degli eventi che organizzeremo o a cui parteciperemo.

Il blog, insomma, sarà a tutti gli effetti una sorta di “manifesto in continuo aggiornamento” della filosofia di Co.Di.Me.

Perché un nuovo sito web?

Il lancio di un nuovo sito web è un'occasione importante per qualsiasi azienda. Si tratta di uno step nella crescita della visibilità e della presenza online.

Insieme all’Agenzia di Comunicazione CROP Studio, abbiamo voluto abbinare i servizi e la competenza di Co.Di.Me. a una grafica più contemporanea. Un’altra priorità dal punto di vista progettuale è stata quella di migliorare l’esperienza utente, rendendola il più fluida e intuitiva possibile.

Abbiamo lavorato duramente per rendere il nostro sito ben strutturato, di facile utilizzo e accessibile da tutti i dispositivi: pc, laptop, tablet, smartphone, ecc. Questo renderà i visitatori in grado di accedere a tutti i contenuti in modo rapido e semplice.

Visitando il sito, puoi chiarire tutti i tuoi dubbi sui nostri servizi, leggendo le pagine dedicata alla medicina del lavoro e ai vari servizi di ingegneria.

Insomma, un rinnovamento stilistico che riguarda tanti aspetti, ma che si basa sempre sui nostri valori e sulla nostra mission. Il nostro nuovo sito infatti dovrà fare soprattutto da volano per le nostre idee.

Non potevamo praticare l’innovazione in ogni campo senza tener conto anche delle nuove esigenze comunicative che richiedono un rapporto sempre più diretto, presente e continuo tra noi e tutti i nostri utenti. Per questo motivo, al nuovo sito web abbiamo affiancato anche un modo diverso e più interattivo di vivere i nostri canali social.

Speriamo di riuscirci, ma in ogni caso siamo pronti ad ascoltare suggerimenti per migliorare!

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