Caldo estremo e lavoro 2025: quadro normativo, obblighi e soluzioni operative

L’estate che stiamo vivendo sta confermando la tendenza a ondate di calore sempre più lunghe e intense. Dal cantiere edile al piazzale logistico, la gestione dello stress termico è ormai parte integrante della strategia HSE di ogni azienda. Con questo articolo offriamo una panoramica completa delle misure varate per il 2025 e di come Co.Di.Me. può supportare i datori di lavoro e gli RSPP.

Protocollo Caldo 2025: il pilastro governativo

Il Protocollo quadro per le emergenze climatiche, firmato al Ministero del Lavoro il 2 luglio 2025, stabilisce quattro azioni cardine:

  • informazione e formazione specifica su rischi, sintomi e procedure di emergenza;
  • sorveglianza sanitaria rafforzata per i lavoratori outdoor;
  • adozione di DPI, abbigliamento traspirante e sistemi di raffrescamento individuale;
  • rimodulazione di turni e orari per evitare le fasce 12:30-16:00 nei periodi a rischio.

Il protocollo introduce anche criteri di premialità per le imprese virtuose e facilita l’accesso alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) quando la produzione deve fermarsi a causa del caldo.

CIGO per il caldo: istruzioni INPS 2025

Una circolare INPS di luglio 2025 ribadisce che la CIGO può essere concessa non solo oltre i 35 °C, ma anche a temperature inferiori quando la “temperatura percepita” (indici WBGT o Humidex) supera la soglia di rischio. Se la sospensione deriva da un’ordinanza pubblica, la causale da indicare è “sospensione per ordine dell’Autorità”.

Il mosaico delle ordinanze regionali

Molte Regioni hanno emesso divieti temporanei di lavoro all’aperto nelle ore più calde.

Lombardia: stop tra 12:30 e 16:00 dal 2 luglio al 15 settembre nei giorni in cui la mappa Worklimate indica rischio “alto” per “lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa”.

Emilia-Romagna, Sicilia, Abruzzo, Lazio, Veneto e Puglia: provvedimenti simili che impongono pause ombreggiate, acqua fresca gratuita, turni anticipati o serali e uso di DPI estivi. Eccezioni sono previste solo per attività urgenti o di pubblica utilità, purché siano adottate tutte le misure preventive.

Regione Campania: Ordinanza n. 1 del 18 giugno 2025

La Campania si è mossa in anticipo rispetto a molte altre Regioni, con un provvedimento firmato dal Presidente Vincenzo De Luca che resta valido dal 18 giugno al 31 agosto 2025.

Cosa prevede l’ordinanza

  • Divieto di lavoro nei settori agricolo, edile e affini dalle 12:30 alle 16:00 per le giornate in cui la mappa Worklimate segnala livello di rischio “ALTO” per “lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa”.
  • L’obbligo vale su tutto il territorio regionale e scatta solo se l’alert caldo riguarda l’area in cui si opera.
  • Sono escluse le attività urgenti di pubblica utilità; in questi casi l’impresa deve comunque adottare tutte le misure organizzative necessarie (turni brevi, idratazione, DPI estivi) per garantire la sicurezza degli operatori.
  • L’inosservanza è sanzionata con l’art. 650 del Codice Penale.

Indicazioni operative per i datori di lavoro campani

  1. Aggiorna il DVR includendo l’ordinanza e i criteri Worklimate di attivazione.
  2. Monitora quotidianamente la mappa Worklimate (ore 12:00) per verificare l’eventuale livello “ALTO” nella tua zona.
  3. Riprogramma turni e attività in modo da concentrare operazioni all’aperto nelle fasce mattutine o tardo-pomeridiane.
  4. Predisponi zone ombreggiate e acqua fresca, imponendo pause ogni 45-60 minuti nelle ore critiche.
  5. Forma rapidamente il personale sui sintomi di colpo di calore e sulle procedure di emergenza (anche con micro-moduli e-learning).
  6. In caso di sospensione prolungata, valuta la richiesta di CIGO caldo allegando la relazione tecnica sullo stress termico.

Piano Caldo 2025 del Ministero della Salute

Dal 26 maggio al 20 settembre il Ministero pubblica ogni giorno alle 11 i bollettini di allerta per 27 città, con previsioni a 24, 48 e 72 ore. I livelli di rischio (0, 1, 2, 3) orientano decisioni su sospensioni, rimodulazioni di turno e misure di primo soccorso.

A supporto delle imprese, il portale Worklimate (INAIL-CNR) fornisce mappe di rischio a tre giorni, aggiornate quattro volte al giorno, utili per la programmazione dei turni.

Obblighi del datore di lavoro e buone prassi HSE

Il D.Lgs. 81/08 impone di aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi in presenza di nuove condizioni climatiche sfavorevoli.

Le azioni chiave includono:

  • valutare l’esposizione con indici microclimatici (WBGT, PHS, Humidex);
  • programmare turni flessibili, con inizio anticipato o fine posticipata;
  • garantire aree ristoro ventilate e idratazione continua;
  • fornire elmetti ventilati, gilet refrigeranti, occhiali UV, creme solari;
  • formare i lavoratori su sintomi di colpo di calore e protocolli di emergenza;
  • tenere pronte procedure di evacuazione e primo soccorso specifiche per lo stress termico;
  • attivare, dove possibile, smart working o rotazione mansioni indoor.

Co.Di.Me. al fianco delle imprese

Il caldo estremo è ormai la nuova normalità. Con il supporto di Co.Di.Me. trasformi questo rischio in un processo sotto controllo: meno infortuni, continuità operativa e piena conformità normativa, con un unico partner.
Pianifica ora la tua strategia anti-caldo: evita stop improvvisi, sanzioni e, soprattutto, proteggi la salute dei tuoi lavoratori.

Scrivi a info@codime.com o chiama lo 081 242 8541 per una consulenza personalizzata.

© 2025 - Co.Di.Me. - P.IVA 07350550633
design by
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram